Quando si visita la Liguria ci sono delle attività che si devono assolutamente fare. Tra queste, sicuramente non può mancare un tuffo nel mare di una delle nostre bellissime spiagge, o in piscina, se non si ama la sabbia. Ma oltre al totale relax la nostra regione offre anche altro, come il suo caratteristico entroterra.
In questo articolo vogliamo portarvi a Zuccarello, un piccolo borgo – tra i più belli d’Italia – incastonato nella valle del torrente del Neva.
Come arrivare a Zuccarello
Zuccarello dista appena 30 chilometri dai nostri appartamenti ad Andora. Si può raggiungere prendendo l’autostrada, ma noi vi suggeriamo, se avete tempo, di preferire l’Aurelia. Questo tratto di strada panoramica, infatti, è considerato uno dei più suggestivi del Ponente Ligure. Inoltre, avrete modo di incontrare anche altri paesini caratteristici, come Colla Micheri e Laigueglia. Raggiunto il borgo marinaro è necessario prendere l’Aurelia Bis in direzione Albenga. A questo punto si segue la strada provinciale 582 per ancora qualche chilometro, oltrepassando Villanova d’Albenga e Cisano sul Neva, per poi raggiungere Zuccarello.
La storia di Zuccarello
Prima di addentrarci nel borgo medievale di Zuccarello, è bene conoscere almeno alcuni episodi legati alle sue origini. L’assetto strutturale e architettonico del paese è medievale, com’è facile intuire. E in effetti, la sua nascita risale proprio a questo periodo. Sappiamo per certo, infatti, che la sua data di fondazione è il 4 aprile 1248, grazie a un atto notarile custodito nell’archivio storico del Comune.
Il documento ci ricorda che i marchesi Clavesana, storici signori del territorio, si impegnarono a difendere la val Neva (al tempo chiamata vallis Cohedani), allora sfiancata da continue contese armate. Effettivamente il supporto dei feudatari doveva essere considerato fondamentale alle truppe accampate sotto l’antico castello, se la popolazione chiese loro aiuto. In cambio, si legge nell’atto notarile, i rappresentanti locali si impegnavano a costruire il paese entro Natale 1249.
Zuccarello si dotò di statuti nel 1281, tra i più antichi della Liguria. Nel XIV secolo il controllo del borgo passò alla famiglia Del Carretto, grazie al matrimonio tra Caterina di Clavesana ed Enrico II Del Carretto di Finale. In seguito all’estinzione della linea maschile dei Clavesana, i Del Carretto presto ampliarono le loro proprietà, ottenendo numerose ricchezze. Con Carlo I Del Carretto, infatti, Zuccarello diventò sede del Marchesato omonimo, includendo vari castelli e fortificazioni come Castelvecchio di Rocca Barbena, Balestrino, Erli e Nasino.
Molta della fortuna della famiglia ligure si deve al rapporto di personale devozione ai Visconti, duchi di Milano, anche se, dal 1449, i marchesi Carlo e Giorgino Del Carretto si dichiararono vassalli della Repubblica di Genova.
Cosa vedere a Zuccarello
Chiunque arrivi a Zuccarello dalla porta a Sud, viene accolto dalla statua bronzea di una giovane ragazza in abiti medievali. I più potrebbero pensare si tratti della protagonista di una favola o di un romanzo cortese, che ben si adatta all’atmosfera del borgo di Zuccarello. In realtà, niente di tutto questo.
La figura in questione ci riporta alla memoria le sembianze di Ilaria Del Carretto, la vera vip della Val Neva. Stiamo parlando di un personaggio storico realmente esistito, ma dal destino sfortunato. Figlia di Carlo I Del Carretto, primo marchese di Zuccarello, venne data in sposa al signore di Lucca Paolo Guinigi, ma morì di parto a soli 26 anni. Per celebrarne il ricordo, il marito fece realizzare al noto scultore Jacopo della Quercia uno dei monumenti funebri più noti della storia dell’arte, oggi custodito nella cattedrale di San Martino a Lucca. Il suo volto di eterna ragazza è dolce nel suo riposo eterno, così come ci strappa una lacrima il cane che dorme ai suoi piedi, simbolo di fedeltà.
Come qualsiasi borgo medievale che si rispetti, anche Zuccarello conserva le sue antiche porte. Le più importanti sono la porta Soprana e la porta Sottana, ma resistono ancora quella del Ponte e del Mulino.
Passeggiando nella via principale si resta incantati dalla curiosa struttura del centro storico, con i suoi portici e le tracce delle antiche botteghe, in cui ancora si individuano le piccole finestrelle accanto alle porte, che fungevano da vetrine. Immancabile, anche qui, è il dedalo di caruggi che ci catapulta in un’atmosfera da fiaba, con le piccole abitazioni in pietra, gli archi e i portoni in legno.
Ma la vera sorpresa ce la riserva il ponte romanico sul torrente Neva. Lo scroscio costante del fiume accompagna chiunque lo attraversi, ed è forse il luogo più fotografato del borgo.
Gli amanti delle camminate, inoltre, possono fare un agile percorso alla scoperta del castello di Zuccarello, in cui ammirare i resti dell’antica fortificazione, costruita prima del borgo, probabilmente nel XII secolo.
Insomma, nei dintorni di Andora i luoghi da visitare sono tantissimi, e Zuccarello è sicuramente una delle destinazioni da non perdere!